Un dipendente di
Konami è stato arrestato in Giappone per
tentato omicidio nei confronti del suo ex capo. L'attacco è avvenuto con un'arma abbastanza inusuale: un estintore.
Secondo quanto riportato,
l'uomo ha colpito la vittima alla testa con un estintore. La polizia lo ha arrestato sul posto e, dopo averlo interrogato, l'ha accusato di tentato omicidio.
Il motivo per cui l'uomo ha tentato di compiere un omicidio sarebbe legato al fatto che, secondo quanto dichiarato dall'aspirante assassino,
il suo ex capo lo stava vessando usando la sua posizione più dominante all'interno dell'azienda. Insomma, un buon motivo per colpire il tuo ex capo con l'intento di ucciderlo.
L'attacco è avvenuto intorno alle 4:00 italiane presso
Ginza Six, un edificio pieno di uffici a Tokyo. L'aggressore, che ha 41 anni, si è avvicinato al suo ex capo (48 anni) alle spalle e ha cercato di ucciderlo con l'estintore.
I colleghi di lavoro l'hanno fermato giusto in tempo. La vittima è sopravvissuta, ma ha subito danni che lo hanno costretto a restare
in ospedale per una settimana. Nonostante l'aggressore si fosse rivolto al dipartimento risorse umane di Konami quando faceva parte della stessa squadra dell'aggredito per denunciare le vessazioni che subiva, Konami ha dichiarato che non c'era stata nessuna forma di bullismo secondo le sue indagini.
La questione è stata risolta nel 2020 spostando l'aggressore in un'altra squadra.
Konami non ha ancora rilasciato una dichiarazione ufficiale in merito al tentato omicidio. La sentenza per l'aggressore verrà resa nota in futuro.