Heroes of Newerth, uno dei primi MOBA standalone, ha chiuso i battenti

Heroes of Newerth, lo storico moba che ha preceduto League of Legends e Dota 2 nel dare un seguito all'originale DOTA, ha chiuso ieri i battenti. Non a sorpresa, poiché l'annuncio venne fatto già lo scorso dicembre tramite i canali social dell'editore, ma si tratta comunque di un momento triste per la storia del genere. Dei tre MOBA "storici", era quello che prima del boom del genere manteneva un gameplay ed un rooster di personaggi il più simile a livello di gameplay del titolo originale, specialmente quando Dota 2 con la patch 7.00 ha deciso di staccarsi definitivamente dal suo genitore.
Come primo titolo "standalone" del genere, aveva guadagnato un cospicuo bacino d'utenza nei suoi primi anni (2009), ma venne ben presto drenato dal comparto grafico superiore di League of Legends e Dota 2 (le cui beta vennero anch'esse pubblicate nel 2009), assieme a delle UI meno spartane e più funzionali ed un gameplay sempre più svecchiato, oltre che essere stati pubblicati direttamente come free-to-play (HoN passò al modello f2p solo nel 2011).

Al posto che provare a rinnovare il loro MOBA principale, lo studio S2 decide di lanciare un altro Moba, Strife, che non raccolse il successo sperato e chiuse nel 2018. Heroes of Newerth venne nel 2015 venduto all'editore singaporiano Garena, che ne affidò lo sviluppo a Frostburn Studios. Lo studio provò a rilanciare il gioco con aggiornamenti più regolari ma dovendo però competere con League of Legends e Dota 2 al loro massimo splendore, portando ad un continuo declino del gioco, fino all'annuncio dello scorso dicembre.