L'editore Ubisoft ha pubblicato i
risultati finanziari per l'anno fiscale 2022/23, evidenziando perdite significative che ammontano a
585 milioni di dollari. Come previsto, la compagnia ha affrontato una flessione nelle vendite, registrando
1,81 miliardi di euro, un calo del
14,6% rispetto all'anno precedente, e un deficit di
585,8 milioni di euro. Questo rappresenta un risultato notevolmente negativo considerando gli utili di
241,5 milioni di euro ottenuti nell'anno precedente.
Le prenotazioni nette, con il
58% proveniente dai titoli di catalogo di Ubisoft, hanno subito un calo del
18,3%, raggiungendo
1,73 miliardi di euro. È interessante notare che le prenotazioni relative agli
acquisti in-game, ai DLC e ad altri pagamenti ricorrenti hanno superato il miliardo di euro, registrando un aumento del
23,3% rispetto all'anno precedente.
Ubisoft ha riportato che il
principale mercato per la compagnia è stato quello degli
Stati Uniti, contribuendo al
50% dei ricavi, seguito dall'
Europa con il
32%. Le vendite sono state suddivise con il
40% su console, il
18% su PC e un settore
mobile in crescita che ha raggiunto una quota di mercato del
31%, in netto aumento rispetto al
9% dell'anno precedente.
Va sottolineato che Ubisoft non ha effettuato grandi lanci nel corso dell'anno e ha posticipato diversi titoli. Tuttavia, le strategie annunciate per recuperare la situazione prevedono una
forte ristrutturazione che ha già portato al
licenziamento di settecento persone. L'obiettivo è risparmiare
200 milioni di euro e concentrarsi maggiormente sulla serie di successo
Assassin's Creed, sul lancio di nuovi
free-to-play e sull'
integrazione dell'Intelligenza Artificiale in tutti i processi di sviluppo.
Nonostante le sfide incontrate, Ubisoft sta implementando una serie di strategie mirate per rafforzare la propria posizione nel settore dei videogiochi e affrontare le sfide finanziarie. Sarà interessante vedere come queste misure influenzeranno il futuro della compagnia e se saranno in grado di invertire la tendenza negativa.