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La causa non è stata determinata dal cattivo lavoro della compagnia o delle potenzialità della tecnologia: L'uso di processori per il calcolo in remoto avrebbe permesso lo sviluppo di giochi AAA, svincolandone il requisito di essere utilizzati su potenti console - mercato oramai in crisi in Giappone - ma permettendone l'uso su una vasta moltitudine di dispositivi mobili, smartphone inclusi.
La principale causa di questo fallimento è stato il mancato interesse nel partecipare da parte di società di terze parti, che avrebbero dovuto collaborare nel fornire titoli di grosso calibro per formare il parco giochi della piattaforma.
