
Nonostante ciò, il CEO John Riccitiello sostiene che si tratta di una ristrutturazione necessaria per consentire all'azienda di crescere. I licenziamenti ridurranno il numero di figure manageriali intermedie all'interno dell'organizzazione, il tutto mentre si pianifica un ritorno al lavoro in ufficio per almeno tre giorni a settimana a partire da settembre.
Per il momento, i risultati sembrano dare ragione al CEO, visto che lo scorso febbraio Unity ha annunciato il primo trimestre chiuso in positivo da parecchio tempo. In ogni caso, la ristrutturazione in corso rappresenta un'ulteriore conferma dell'impegno di Unity nel migliorare la propria efficienza e crescere sul mercato.
Resta da vedere come andranno a concretizzarsi i piani dell'azienda, ma è chiaro che Unity è determinata a rimanere un attore di primo piano nel settore dei videogiochi, nonostante le difficoltà causate dalla pandemia e dalla concorrenza sempre più agguerrita.