
"La tecnologia è in rapido sviluppo, e pensiamo che sia prerequisito il mirare costantemente all'innovazione." riferisce Atsushi Hashimoto, direttore di I am Setsuna. "Man mano che i giochi si diversificano sempre più, i giocatori sicuramente svilupperanno le loro personali preferenze."
Il DNA di I am Setsuna trova radici nei JRPG "vecchia scuola": prendiamo ad esempio lo stile di combattimento, una evoluzione di quello usato nel '95 con Chrono Trigger; oppure i personaggi, rappresentati in versione chibi che richiama giochi a 16-bit come Final Fantasy VI, seppure questi modelli siano molto più dettagliati. La visuale del mondo di gioco è una isometrica dall'alto, e i personaggi si seguono l'un l'altro in fila come gli eroi di Final Fantasy VII.
"Con Setsuna ci siamo ispirati a molti JRPG degli anni '90, e la cosa divertente è che anche tra lo staff di sviluppo le conversazioni sono ' OK, prendiamo questo elemento di questo gioco e facciamoci qualcosa.' e sappiamo già solo menzionando un particolare titolo di quale concetto stiamo parlando e a cosa miriamo."
Ma alla fine, il gioco che ha veramente ispirato Hashimoto e l'ha attirato in questo lavoro viene molto prima, quando era ancora un ragazzo. Senza Dragon Quest III, Tokyo RPG Factory e I am Setsuna potrebbero essere state cose molto differenti.
I giocatori da tutto il mondo potranno godere di I am Setsuna quando verrà rilasciato su PlayStation 4.
