
E' stato rilasciato su Steam, Xbox One, PS4 e verrà rilasciato in futuro su PSVita.
Hand of Fate è principalmente un gioco da tavolo, ma molto diverso dal solito. Combina elementi dei giochi di carte, giochi da tavolo, hack and slash e giochi di ruolo. Il gioco inizia in un luogo non ben definito e misterioso dove si viene sfidati da un mistico cartomante a partecipare al suo gioco di vita o morte. Al giocatore viene dato un deck di carte che consiste in un set personalizzabile di carte equipaggiamento ed evento, e dopo che viene mischiato e mescolato con quello del dealer, il gioco comincia.
Invece di pescare dal mazzo e giocare normalmente come ci si potrebbe aspettare, le carte vengono sistemate sul tavolo a faccia coperta a formare una semplice mappa di un dungeon. Ogni schema di carte sul tavolo ha un punto di inizio e una fine ed ogni carta rappresenta un luogo sulla mappa: una foresta, una città, delle segrete, e così via.
Ad ogni passo che la pedina del giocatore fa su una carta quest’ultima viene girata e gli eventi su essa descritti hanno luogo.

Alcune carte consistono in una specie di “scegli la tua avventura”, ad esempio un incontro con un villico o un nobile. Altre coinvolgono il giocatore in battaglia, richiedendo di fare un uso intelligente dell’equipaggiamento raccolto fin’ora. Le battaglie sono però combattute come in un gioco d’azione in terza persona, con un sistema di combattimento che privilegia contrattacchi e attacchi in combo, e indicatori su schermo che aiutano a capire cosa sta per fare il nemico. Oltre alla salute, ogni schema di carte sul tavolo deve essere superato tenendo conto dell’oro rimanente, usato prevalentemente per fare compere nei negozi, e del cibo, che viene consumato ad ogni passo sul tavolo.
Se si viene sconfitti , il tavolo viene azzerato, e le carte vengono mescolate, sperando che la prossima volta vada meglio, ma qualche progresso fatto (nella forma di gettoni metallici ottenuti dopo aver superato delle sfide con successo) non viene perso.

Il gioco presenta due modalità: “Storia” e “Senza Fine”.
Parliamo prima della modalità Storia.
In tutto il giocatore deve battere dodici dungeons, ognuno dei quali protetto da un boss ed avente le proprie regole.
I dungeons sono organizzati per file e colonne. Alla fine di ogni riga, il giocatore diventa più forte e la difficoltà del gioco viene alzata permanentemente.
Più si progredisce nel gioco, più carte per costruire il deck verranno sbloccate.
In sintesi si potrebbe dire che il gioco consiste proprio in questo, costruire il proprio deck e sfidare la sorte!
Nella modalità Senza Fine, il giocatore si ritrova ad affrontare il gioco “così come è stato concepito”: giocando con le carte che vengono sbloccate durante la modalità Storia e con il livello di difficoltà che viene aumentato via via che si è più avanti nel gioco.
Come suggerisce il nome, la partita continua a oltranza finchè il giocatore è in vita. Dopo la morte, verranno quindi assegnati un punteggio e un rango a seconda delle prestazioni degli altri giocatori, in modo che possano essere comparati.
I progressi vengono salvati ad ogni mossa in modo da poter riprendere la partita esattamente dal punto in cui è stata lasciata.

Nell’insieme, il gioco risulta essere una boccata d’aria fresca in una industria videoludica che oggigiorno è fin troppo piena di giochi simili. È sempre interessante provare qualcosa di nuovo e Hand of Fate è il risultato di un insieme di generi molto diversi ma amalgamati bene tra loro.
Il comparto grafico e artistico è ben realizzato e l’atmosfera è anch’essa affascinante, ma non ci sono posti da esplorare o terre in cui viaggiare. Il giocatore è solamente seduto a un tavolo, ma almeno c’è il dealer che svolge bene il suo ruolo narrando e commentando i successi e fallimenti fatti durante la partita. L’ho trovato un personaggio ben fatto, circondato da un’aria di mistero. Alcune linee di dialogo scambiate con lui sono anche divertenti e ben scritte e aiutano a renderlo un personaggio carismatico.
Ogni partita è un’esperienza diversa, dato l’alto numero di variabili in gioco che possono decidere la sorte del giocatore. La costante è che nelle prime fasi di gioco ci saranno solo poche sfide e battaglie, ma più avanti, all’aumentare delle carte a disposizione, avverranno molti più incontri, i mostri si comporteranno diversamente, e più equipaggiamento sarà disponibile. Questi sono tutti elementi che messi insieme danno una buona rigiocabilità al titolo, specialmente nella modalità Senza Fine.
Nonostante questo, il gioco non ha nessuna modalità multigiocatore o cooperativa che, a mio parere, sarebbero stati molto apprezzati.
Di contro c’è che, a lungo andare, le carte degli incontri casuali smetteranno, probabilmente, di giocare il fattore sorpresa data la migliore conoscenza del gioco. Anche le battaglie rischieranno di finire per risultare ripetitive.
In alcune sfortunate circostanze, la difficoltà di Hand of Fate sembra essere più basata sulla fortuna che sulla abilità, risultando in una apparente partita impeccabile rovinata da una carta “fallimento critico”.
Per concludere, penso che Hand of Fate sia una esperienza unica nel suo genere, un mix ben riuscito di diversi generi videoludici. Potrebbe non eccellere dal punto di vista grafico, specialmente rispetto ad altri titoli dal budget ben più cospicuo, ma non è male per il lavoro di uno studio indipendente; inoltre il gameplay mette in secondo piano molti di questi eventuali problemi.
Tuttavia, non mi sento di consigliare questo gioco a chiunque, in quanto credo che sia uno di quelli del tipo “o lo ami, o lo odi”; se però siete amanti di questi generi di giochi, potrete assicurarvi davvero molte ore di gioco senza annoiarvi.
Hand of Fate può essere acquistato su:
Steam
Playstation Store
Xbox Live
Pagina Facebook ufficiale:
HandOfFateGame