Addio Google Stadia, a gennaio 2023 verrà dismesso il servizio
Inviato: venerdì 30 settembre 2022, 3:16

Curiosamente Google ha deciso di effettuare un rimborso totale delle spese degli utenti, non solo quelle legate all'ultimo periodo di vita della piattaforma ma di tutti gli acquisti fatti nel corso della vita della piattaforma, inclusi gli acquisti su Google Store, i DLC dei giochi e perfino l'hardware necessario per giocare alla piattaforma cloud se acquistati nello Stadia Store. La maggior parte dei rimborsi verrà completata entro metà gennaio. Ovviamente non verrà rimborsato quanto speso in passato per gli abbonamenti e l'ultimo periodo di vita della piattaforma non verrà addebitata.
Non sarà necessario inviare l'hardware di Stadia a Google, poiché ha annunciato che non ha interesse nel vedersi restituire i gamepad wireless di Stadia o i pacchetti pro/founder contenenti un Chromecast. Sono già stati disabilitati gli acquisti nella piattaforma e sarà reso disponibile un rimborso anche per coloro che avessero acquistato con gift card o con metodi di pagamento non più validi. Maggiori informazioni sono disponibili in una FAQ ufficiale.
Non sembra che sarà la fine per la tecnologia impiegata per Stadia, poiché già nel 2021 il colosso americano stava cercando di rivendere licenze d'uso della piattaforma a terzi. Che altre piattaforme, come Amazon Luna, avranno maggiore successo in questo mercato? Al momento il mercato è piuttosto florido, anche se a dominare sono ovviamente i cataloghi di PlayStation Now (ora incluso nell'abbonamento plus) e di Xbox.
Forse il problema di Google Stadia è stato anche il periodo di lancio. Funzionalità basilari mancanti, un catalogo piuttosto scarno e soprattutto una connettività necessaria per giocarci che all'epoca era disponibile solamente nelle città europee più interconnesse, non abituate agli standard americani. Forse uno Stadia lanciato nel 2022, con le connessioni "flat" in 4G e 5G più abbordabili rispetto al passato ed una maggiore diffusione della fibra ottica, avrebbe avuto un bacino di utenza maggiore al lancio, permettendo di raccogliere in breve tempo più editori interessati a pubblicare nella piattaforma cloud.
Con i se e con i ma la storia non si fa, ed ad oggi non possiamo che veder spuntare un nuovo "trofeo" su killerbygoogle.com, sito che ha raccolto i vari servizi uccisi da Google nel corso degli anni, inclusi Picasa e Hangouts.