
La novità sicuramente più importante è la transizione ad un modello di sviluppo open source, con i sorgenti già pubblicati tramite la piattaforma di versioning Github. La scelta è dovuta agli impegni di quello che è rimasto l'unico sviluppatore del progetto dopo l'abbandono dell'unico altro sviluppatore del progetto, noto come Petergov, ad inizio anno. Il suo ultimo contributo fu infatti il rifacimento del sistema degli input, introdotto lo scorso dicembre.
La licenza scelta per questa apertura al mondo open souce è la Mozilla Public License 2.0, più permissiva della GPL solitamente adottata nel mondo dell'emulazione ma che comunque, a differenza della ancor più libera MIT, permetterà di difendere comunque il codice dell'emulatore in caso di "furto" o uso improprio. Sviluppatore fin troppo paranoico? Non proprio, la scena dell'emulazione non è nuova a vari "drammi" quali accuse di furto di codice, re-impacchettamento di emulatori dentro altri progetti (vedasi il clima ostile nato attorno a RetroArch) o anche porting su altre piattaforme venduti come nuovi emulatori, come l'emulatore mobile Damonps2 che risultò essere un porting per ARM di PCSX2 venduto per trarne profitto in barba alla sua licenza originale.
Il fatto che lo sviluppo continuo dell'emulatore abbia di fatto risucchiato tutto il rimanente tempo libero dell'unico sviluppatore rimasto, impedendogli di avere altri hobby o progetti paralleli, lo ha spinto a cercare l'aiuto della comunità aprendo il progetto ad un libero contributo, specialmente per il porting a Linux che fino ad ora è stato un obbiettivo abbastanza impegnativo per un singolo sviluppatore. L'intento del fondatore del progetto è riuscire ad avere un ruolo più manageriale con l'avvicinarsi di sempre più sviluppatori che prendano familiarità con il codice dell'emulatore.
Tra i piani previsti per il futuro dell'emulatore vi sono alcune opzioni già presenti nella scena dell'emulazione su altre piattaforme, quali la possibilità di fermare o riavviare l'emulazione, riscrivere il backend OpenGL per renderlo più performante sui PC più datati ed un sacco di lavoro di pulizia del codice, quali la gestione di diverso codice legacy in C, rimanenze delle prime versioni di Cemu prima del passaggio a C++.