
In un'intervista a CNET, l'uomo ha dichiarato:
Reggie Fils-Aime, per molti versi, ha ragione. Nintendo Labo è un prodotto decisamente innovativo. Esso riesce a unire il mondo videoludico al mondo fisico grazie ai gadget che bisogna montare per poterci giocare e il potenziale educativo del prodotto è immenso."Pensavo che Labo sarebbe stato un blockbuster. Non solo presso i normali giocatori: vedevo un enorme potenziale nelle scuole, come strumento educativo.
A livello internazionale ha fatto bene, ma certamente non è stato in grado di soddisfare le aspettative dell'azienda.
Allo stesso modo, le esperienze in realtà virtuale offerte da Labo erano divertenti, molto coinvolgenti e diverse dagli altri giochi in VR. Pensavo che magari quell'idea avrebbe fatto la differenza per spingere il prodotto, ma non è andata così.
Ad ogni modo, ho fiducia nel fatto che Nintendo continuerà a sperimentare, del resto fa parte della sua natura provare diverse tecnologie e capire come renderle divertenti.
Sono convinto ci siano delle chiare opportunità proprio nell'ambito delle esperienze fra genitori e figli, nella possibilità di sviluppare insieme abilità STEM".
Probabilmente, le cause del mancato successo del prodotto sono da imputare anche al marketing di Nintendo, che non è stato molto aggressivo.
Non tutte le ciambelle, purtroppo, escono col buco. Diciamo che per Nintendo Labo il buco c'è stato, anche se piccolino.
