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Il sito ufficiale di GSC Game World, studio di sviluppo ucraino dietro Stalker 2: Heart of Chornobyl, è stato bloccato nel territorio della Federazione Russa dopo un ordine da parte dell'ufficio della procura generale, rendendone impossibile l'accesso alla popolazione russa se non tramite proxy. L'agenzia di notizie russa RIA Novosti ha dichiarato che l'azione è stata intrapresa dopo la decisione di GSC di bloccare le vendite dei propri prodotti in Russia, anche se la reale motivazione potrebbe essere la presenza del sito di un messaggio a supporto dell'Ucraina presente in ogni pagina del sito. Più che ragionevole considerando che lo studio ha sede proprio a Kiev e che il mese scorso era stato pure colpito dai missili lanciati dall'esercito russo. Essendo Stalker un brand piuttosto popolare in Russia il loro messaggio potrebbe aver avuto una visibilità ben più alta di quanto ci si poteva aspettare.

Di recente GSC ha annunciato un cambio di nome per Stalker 2 (noto dallo scorso mese come Stalker 2: Heart of Chornobyl anziché Stalker 2: Heart of Chernobyl ), adottando il nome romanizzato di Chernobyl preso direttamente dalla lingua ucraina anziché russa (traducendolo in Chornobyl), come già fatto dalle principali testate giornalistiche internazionali per il nome di Kiev, utilizzando la versione ucraina Kyiv.

Stalker 2: Heart of Chornobyl era atteso per la fine del 2022 per PC ed Xbox Series, anche se lo sviluppo è al momento sospeso in conseguenza della guerra che ha interrotto i lavori nello studio principale. Secondo quanto riportato da alcune fonti, GSC ha iniziato dall'inizio della guerra una migrazione dei propri dipendenti allo studio di Praga in modo da permettergli di lavorare in sicurezza.

Fonte: Eurogamer.net