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Nonostante l'acquisizione da parte di Ember Group, non sembra che i piani di sviluppo del reboot di Perfect Dark cambieranno. Condividendo il messaggio dell'acquisizione su Twitter, lo studio The Initiative ha confermato che non vi sono cambiamenti nello sviluppo di Perfect Dark, di cui Crystal Dynamics è stata coinvolta come studio di supporto. Sicuramente i fatti hanno smentito i vari rumor che davano "per certa" l'acquisizione di Crystal Dynamics da parte di Microsoft, salvo Ember Group non voglia smembrare ulteriormente le proprietà acquisite da Square Enix vendendole singolarmente a prezzi maggiorati.
TheInitiative è una divisione interna degli Xbox Game Studios nata nel 2018 e composta da diverse figure d'alto profilo dell'industria videoludica tripla A, incluso il capo dello studio, Darrell Gallagher, in precedenza a capo di Crystal Dynamics, il che spiega in parte il forte legame tra i due studio.

Secondo quanto riportato da VGC, lo sviluppo del reboot di Perfect Dark non sta procedendo nel migliore dei modi. Definito da fonti interne come "dolorosamente lento", lo studio ha visto nel corso degli scorsi 12 mesi l'abbandono di metà del core team. Si parla di creatori con una importante anzianità nel settore come il Game Director Dan Neuburger, il Design Director Drew Murray, il Lead Level Designer Chris O'Neill, due senior system designer, un gruppo di tre designer provenienti da God of War e molti altri sviluppatori.
Anche due scrittori senior hanno lasciato il loro posto ,oltre che al direttore tecnico del progetto, il direttore artistico, un lead gameplay negineer, un animatore ed un responsabile del QA.

La maggior parte degli abbandoni coincide però con l'annuncio avvenuto del settembre 2021 della collaborazione con Crystal Dynamics, facendo quindi intuire che la necessità di supporto da parte dello studio venga proprio da una mancanza di forza lavoro a causa dei troppi abbandoni dello studio principale, e che il vero "cavallo trainante" dello sviluppo di Perfect Dark sia proprio Crystal Dynamics.
Secondo quanto riportato dalle interviste condotte da VGC agli ex-membri dello studio, sembra che la mancanza di una autonomia creativa ed i progressi nello sviluppo spaventosamente lenti siano le principali motivazioni per cui parte degli sviluppatori ha deciso di abbandonare il proprio posto di lavoro.