
Un tribunale, infatti, ha respinto gran parte dell'azione legale di Bungie contro il sito AimJunkies, del quale aveva denunciato la presunta violazione di copyright e marchio, nonché violazione del contratto, "interferenza illecita" e "arricchimento ingiusto".
AimJunkies aveva ribattuto alle accuse e aveva detto che il suo software per imbrogliare su Destiny era opera sua, non una copia del codice di Bungie. La corte ha respinto anche tutte le altre accuse.
Thomas Zilly, giudice del tribunale distrettuale degli Stati Uniti, ha stabilito:
Sostanzialmente, il giudice ha detto che Bungie non ha fornito prove concrete delle accuse che ha fatto."In particolare, Bungie non ha addotto alcun fatto che spieghi come il software cheat costituisca una copia non autorizzata di alcuna delle opere protette da copyright identificate nella denuncia.
La denuncia di Bungie deve contenere più di una 'elenco formulato degli elementi di un'azione'".
Zilly ha anche stabilito che le altre accuse mosse da Bungie possono essere risolte in privato fuori da un tribunale.
Tuttavia, non si tratta di una vittoria completa per AimJunkies. Il gruppo, che aveva pubblicizzato i suoi prodotti usando la frase "Destiny 2 Hacks", è ancora responsabile di violazione del marchio. Questa accusa può ancora andare avanti in tribunale, ha detto Zilly. E mentre le altre questioni possono ora essere gestite altrove, queste possono comunque comportare sanzioni per questi hacker birbantoni.
