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Tutte le sale LAN italiane sotto sequestro: terremoto nel settore; tutta colpa di un imprenditore

Inviato: domenica 1 maggio 2022, 3:24
da Vind Grizzly
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La notizia è una di quelle che scuote il mondo del gaming.
Nelle scorse ore, tutte le principali sale LAN presenti sul territorio italiano sono state poste sotto sequesto dall'Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli.
La decisione è dettata dall'accuso secondo la quale queste sale LAN farebbero competizione sleale alle tradizionali sale giochi (quelle a gettoni, per intenderci).

Tra le più famose sale da gaming colpite dall'iniziativa troviamo il celebre eSport Palace di Bergamo e l'altrettanto celebre Teklab di Milano.

Lo scatto del sequestro, probabilmente, è dovuto a un esposto presentato all’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli da Led s.r.l. e dell’AD Sergio Milesi.
L'intento dell'esposto, come riportato da Agimeg, è “chiarire se le sale giochi esport non violino la normativa vigente“.

Millesi ha dichiarato:
“Il nostro settore ha avuto un periodo molto complicato a seguito del Covid e, come se non bastasse, ora ci troviamo come competitor delle attività ludiche che al loro interno ospitano apparecchi senza gettoniera, ma che richiedono di pagare un determinato prezzo all’ingresso e per poter giocare ai cosiddetti giochi elettronici.
Noi abbiamo forti dubbi sulla liceità di questi locali e per questo vorremmo che l’Agenzia facesse luce in tal senso. I nostri apparecchi sono sottoposti a numerosi controlli e basta che manchi solo un’autorizzazione a far scattare il sequestro, mentre queste attività non sembrano tenute a tutte queste procedure. Non riusciamo a comprendere entro quale quadro normativo operino e per questo chiediamo ad ADM di chiarire se queste attività sono lecite o meno e a che tipo di normative devono sottostare”.
Un esposto del genere potrebbe mettere a rischio anche eventi come Milan Games Week o Lucca Comics & Games, dove ci sono molte postazioni per giocare in LAN o provare dei giochi. Lo stesso vale per le semplici postazioni per provare i giochi all'interno di negozi e centri commerciali.

Si tratta di un terremoto incredibile per il settore, che vedrà bloccate numerose attività che hanno speso migliaia e migliaia di euro per partire e che fino a ieri erano ben accette viste le ingenti tasse che pagavano.
Bloccare totalmente un intero settore per un'indagine del genere, a parer nostro, è esagerato e mette a rischio moltissimi posti di lavoro.

L'iniziativa di Millesi ha già scatenato la rabbia nella comunità di videogiocatori, che di certo non si avvicineranno di nuovo alle sale giochi tradizionali grazie a questa iniziativa, ma che, anzi, si allontaneranno ancora di più da esse.

È palese il fatto che il mondo delle sale giochi tradizionali sia in decadenza a causa dei prodotti di bassa qualità forniti e dei prezzi decisamente troppo elevati rispetto al tempo di gioco messo a disposizione degli utenti.
Sul mercato ci sono ancora cabinati e postazioni che per 50 centesimi ti fanno giocare per poco più di un minuto, mentre online è possibile reperire giochi di altissimo livello ad un prezzo che, in proporzione al fatto che avremo tempo infinito per giocarci, è decisamente inferiore.

Detto ciò, speriamo che ADM risolva presto la situazione e che faccia capire a Millesi che le sale giochi tradizionali stanno decadendo a causa della poca innovazione e degli scarsi investimenti e non per le sale LAN.