Blizzard fa chiudere una mod di World of Warcraft che migliorava alcune quest
Inviato: venerdì 31 marzo 2017, 11:42

Warcraft Tales prometteva una ristrutturazione "di qualità Blizzard" delle prime quest di World of Warcraft, con tanto di doppiaggio.
"Essentialmente, il dipartimento legale [di Blizzard] non vede il progetto come un semplice addon quindi idoneo ai termini di Blizzard, ma lo vvede come un'espansione di terze parti," spiega Michael di BellularGaming in un video aggiornamento. All'inizio, il team fu ottimista che Warcraft Tales sarebbe stato OK grazie all'esibizione di Starcraft Universe, una mod che trasforma Starcraft 2 in un RPG con alcuni elementi multigiocatore.
Warcraft Tales non fu un gioco dentro un gioco a differenza di Starcraft Universe, però. Invece, utilizzava i tool di modding appositi per World of Warcraft per ricreare essenzialmente come erano presentate le quest e la storia al giocatore. Continuavi a fare le stesse quest di prima ma, al posto di un testo noioso che accompagna ogni quest, Warcraft Tales usava invece doppiaggio vero e proprio per offrire un'esperienza più viva. "Il nostro obiettivo è quello di creare un'esperienza più avvincente e coinvolgente narrativamente da giocare," ha detto Michael nell'originale video di annuncio della mod barra espansione secondo Blizzard.
Un punto forte della mod fu quello della riprogrammazione di parte del gioco in modo che la storia potesse essere narrata a fianco del gameplay, al posto di fare a turni. In un esempio, Michael parla di una quest iniziale che chiedeva al giocatore di esplorare una miniera in cui tutta l'esposizione è già narrata in anticipo: dovevi solamente entrare nella miniera, camminare un po' in avanti, e l'obiettivo era completato permettendoti di tornare indietro. Warcraft Tales invece ha fatto la stessa quest in modo diverso, dandoti un po' di dialogo doppiato mentre camminavi, ma una volta che raggiungevi la miniera potevi sentire una conversazione del delinquente dell'intera zona.
Il redesign sarebbe stato rilasciato a episodi di cui per ogni episodio veniva ricreata una zona, cominciando con la serie di quest umana in Elwynn Forest. Per aiutare a coprire il costo del team dei quattro sviluppatori, oltre al reclutamento dei doppiatori e l'affitto dello spazio da ufficio, BellularGaming stava per chiedere supporto su Patreon. Adesso la pagina della campagna non è più disponibile, ma BellularGaming mirava a 2,500$ al mese come primo obiettivo, con obiettivi addizionali da lì in poi. Fino a l'altro ieri la campagna su Patreon stava andando benone: stavano già per raggiungere il loro obiettivo e il feedback della comunità di WoW era completamente positivo—fino a quando Blizzard staccò la spina da tutto.
Nel video in cui viene annunciato l'abbandono dello sviluppo di Warcraft Tales, Michael crede che la mod e il suo team entravano nei termini degli addon di Blizzard, ma sospetta che gli stessi termini non erano elaborati abbastanza per gestire un progetto di questo calibro.
Alcuni siti di redattori, come PCGamer, hanno chiesto a Blizzard una risposta ufficiale sull'accaduto.
"Come abbiamo detto direttamente a Bellular, apprezziamo veramente la sua passione per il gioco, ma abbiamo dovuto proteggere l'integrità e l'esperienza del gioco per tutti i nostri giocatori. WoW è praticamente già un mondo veramente vivo e vasto—ogni cosa che può cambiare il contenuto del gioco ha la possibilità di rovinare l'esperienza di tutti i giocatori da un lato tecnico, anche se scelgono di non usare l'addon, oltre a cambiare materialmente la storia che lega l'universo del gioco. La fan-fiction è fantastica, gli addon che modificano la presentazione delle quest vanno pure bene dato che non modificano il contenuto in-gioco, ma gli addon che alterano o rimpiazzano il vero contenuto del gioco (assieme alla storia) non sono OK, dato che ci sono molti rischi sull'esperienza del giocatore."
Il ragionamento di Blizzard è sensato, ma la chiusura di Warcraft Tales è comunque tragica perché Michael ha pure confermato che stava finanziando i primi tre episodi di tasca sua, i cui primi due dovevano essere già rilasciati il 6 aprile. Non specifica quanto, ma assumo che c'è un bel po' di grana andata a nulla.
C'è comunque un po' di luce alla fine del tunnel, con Michael che dice che cercherà di negoziare con Blizzard per far rilasciare Warcraft Tales. Ma tutto ciò succederà "dietro le quinte." Per ora, Warcraft Tales è ufficialmente morto, il che è un peccato. Le quest dei livelli 1-60 di World of Warcraft subirono già una ristrutturazione ufficiale anni fa durante l'espansione Cataclysm, ma gli anni son passati e non sono più tanto piacevoli—specialmente a differenza delle nuove quest in Legion. Aggiornare quelle quest è stata sulla lista dei desideri di molti giocatori da un sacco di tempo. Warcraft Tales fu un tentativo per fare esattamente quello, e non sapremo mai quanto lontano sarebbe andato a meno che Blizzard non cambi le sue regole.