
Una delle politiche più famose di Valve è quella di dare ai dipendenti la libertà totale di cambiare progetto in qualsiasi momento, che è stata vista sia come un vantaggio sia come una fonte di problemi. Alcuni dipendenti hanno sottolineato che questa libertà può portare a ritardi nella produzione di giochi e alla cancellazione di alcuni progetti.
Inoltre, le pratiche interne di valutazione dei dipendenti sono state descritte come stressanti e alla "Il signore delle mosche". Questo sistema prevede che i dipendenti si valutino a vicenda e che le valutazioni vengano approvate dal consiglio di amministrazione.
C'è anche preoccupazione per la mancanza di diversità all'interno della compagnia, che è dominata da maschi bianchi. Questa mancanza di diversità è stata criticata perché la compagnia rifiuterebbe progetti che abbracciano la diversità. C'è stata anche una lamentela per la mancanza di supporto al movimento Black Lives Matter, ma è stata evidenziata l'adesione della compagnia alla Game Devs of Color Expo.
C'è da dire che quest'ultimo punto non è molto sentito da noi europei, ma oltreoceano è di rilievo assoluto.
Ci domandiamo se Valve riuscirà a risolvere questi problemi interni, nonostante i quali continua ad essere il miglior marketplace videoludico su PC.